Pagina Facebook

Rimani sempre aggiornato anche dalla nostra pagina Facebook

11 Marzo 2025

Una Piazza per l'Europa

Una grande manifestazione

Sabato 15 marzo, a Roma, in piazza del Popolo, a partire dalle 15, si terrà un grande manifestazione intitolata “Una piazza per l’Europa”, una grande mobilitazione nazionale a sostegno della nostra Unione. Ancora una volta nelle ultime settimane abbiamo assistito al volto autoritario e arrogante del potere di Trump e del suo governo: dall’agghiacciante video che trasforma Gaza in un resort per potenti e miliardari, all’umiliazione di Zelensky alla Casa Bianca, dove apertamente è stata negata all’Ucraina la dignità di Stato aggredito che si difende; dalle accuse di parassitismo all’Europa, all’intervento invasivo nella vita politica dei singoli Paesi europei. È ormai evidente il sostegno di Trump a Putin e il piano di attacco all’Europa su più fronti, non ultimo quello economico attraverso la politica dei dazi.

L'Unione europea discute sul come tutelarsi dagli attacchi Usa e sulla propria autonomia per trovare delle soluzioni condivise, possibili, concrete e di rapida attuazione. Le minacce alla sicurezza fisica sono in aumento e dobbiamo prepararci. L’UE è collettivamente il secondo Paese al mondo per spesa militare, ma questo non si riflette nella forza della nostra capacità industriale di difesa. L’industria della difesa è troppo frammentata, il che ostacola la sua capacità di produrre su scala, e soffre di una mancanza di standardizzazione e interoperabilità delle attrezzature, che indebolisce la capacità dell’Europa di agire come una potenza coesa.

Le soluzioni a questa crisi e a questa subalternità non stanno andando nella giusta direzione. Condividiamo la posizione del Pse: non abbiamo bisogno di un riarmo “nazionalista”, ma di potenziare la difesa comune, perché “Riarmare l’Europa”, come chiede Von der Leyen, usando a questo scopo anche i fondi per la coesione territoriale, è sbagliato e pericoloso. Non ci trova d’accordo erodere risorse destinate alla coesione, cioè, investimenti comuni capaci di tenere insieme cooperazione (tra gli Stati membri e altri continenti) e sviluppo industriale e digitale, transizione ecologica, coesione sociale e anche difesa e sicurezza comune, per indirizzarle a maggiori investimenti militari dei singoli Paesi. Ci ritroveremo in piazza, uniti dalla necessità di restituire alla Ue un ruolo di protagonista in questo difficile momento storico, un ruolo che ha la pace e la cooperazione al centro, e non il riarmo.