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26 Marzo 2024

Condevo

L'impegno per difendere i lavoratori e lavoratrici

“I termini sostanzialmente transitori con i quali il Governo ha dato riscontro alle nostre sollecitazioni sulla situazione della Condevo erano piuttosto prevedibili, tenuto conto che la vertenza è in una fase di recente apertura del confronto in sede di tavolo regionale. Ritengo che sia stato comunque utile sollevare la questione attraverso lo strumento di una interrogazione parlamentare, perché ha contribuito a mettere in evidenza un problema e a porre le premesse perché da qui in avanti la crisi della Condevo sia seguita con adeguata attenzione; ciò sia per mettere in campo ogni possibile misura di contrasto o mitigazione della manovra di riduzione del personale che per affrontare anche il tema più complessivo delle difficoltà strutturali dell’azienda, delle prospettive dello specifico settore in cui opera e della tutela a livello nazionale di un comparto industriale che deve far fronte a profondi cambiamenti dettati da novità regolamentari di matrice europea”.

Così l’on. Lorenzo Guerini commenta i contenuti della risposta del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali all’interrogazione sugli stabilimenti di Marudo e Castiraga Vidardo della Condevo, interessati da una procedura di mobilità che coinvolge 34 dei 98 dipendenti complessivamente in forza. La posizione del Governo sulla questione è stata illustrata il 14 marzo dal Sottosegretario Claudio Durigon nel corso di un question time in Commissione Lavoro della Camera, dove il giorno 12 era stata depositata una interrogazione a risposta immediata con primo firmatario l’onorevole Arturo Scotto del Partito Democratico, sottoscritta anche da Guerini.

“Ringrazio il collega Scotto per la disponibilità e la sensibilità nei confronti di questa delicata vicenda - afferma il parlamentare lodigiano - Come si ricorderà, inizialmente, lo scorso 28 febbraio, era stata presentata una interrogazione a risposta in Commissione che mi vedeva come primo firmatario, poi di fronte all’incalzare degli eventi ed all’inasprimento della vertenza abbiamo deciso di fare ricorso allo strumento dell’interrogazione a risposta immediata, il cui prima firmatario deve essere un membro della Commissione competente per materia, appunto quella sul Lavoro, di cui non faccio parte. Ciò ha consentito di abbreviare considerevolmente i tempi della risposta, che è stata illustrata in Commissione due giorni dopo la richiesta”.

Nelle conclusioni della risposta, dopo aver riepilogato i termini della vicenda, il Sottosegretario Durigon ha assicurato che “il Ministero del Lavoro, nei limiti delle proprie competenze, monitorerà i futuri sviluppi, anche nella eventuale prospettiva di esaminarne le principali criticità”. “In piena sintonia con le valutazioni che avevamo sviluppato insieme a tutti firmatari dell’interrogazione, nella sua replica l’onorevole Scotto ha chiesto al Governo di non limitarsi a monitorare la situazione - spiega Guerini - ma di impegnarsi tempestivamente e con determinazione perché vengano poste le condizioni per attivare nell’immediato la cassa integrazione per crisi aziendale ed in seguito l’elaborazione di un solido e credibile piano industriale che porti ad un rilancio dei livelli produttivi ed occupazionali, mettendo in campo tutto il peso dell’azione governativa per orientare verso soluzioni eque ed efficaci il confronto tra impresa e rappresentanti dei lavoratori”.

Ma l'impegno per difendere le lavoratrici e i lavoratori della CONDEVO non si ferma. “Venga subito convocato il tavolo di confronto per la grave situazione delle lavoratrici e dei lavoratori della Condevo”, lo chiede Roberta Vallacchi, consigliera regionale del Pd, con una lettera inviata al presidente della IV Commissione Attività produttive Ventura, dopo che già il 12 febbraio gli aveva chiesto di farsi parte attiva per ottenere un riscontro, in questo senso, da parte dell’amministrazione regionale, che ancora all’epoca non aveva proceduto alla convocazione.
“Torno, dunque, a chiedere che sia convocato il Tavolo regionale. E la mia richiesta ha carattere di urgenza, in considerazione della cessazione del periodo previsto dalla procedura per la trattativa in ambito regionale, prevista il 15 aprile, a seguito della quale l’azienda procederà con i licenziamenti delle lavoratrici e dei lavoratori”, insiste Vallacchi nella missiva. “Chiedo, inoltre, che al tavolo siano invitati anche i rappresentanti politico-istituzionali del territorio, quali il sindaco del Comune di Marudo, il presidente della Provincia di Lodi e i consiglieri regionali”, conclude la dem, aggiungendo che “siamo sempre più in ritardo e non si capisce cosa stia aspettando Regione Lombardia a occuparsi di una crisi che lascerà uno strascico pesante sul territorio lodigiano”.